chi siamo

L’associazione a difesa delle imprese di famiglia in Ticino

In tutto il mondo e nelle più prestigiose università di economia si è scoperta da tempo l’importanza delle imprese familiari di seconda generazione o oltre, per il loro ruolo economico, sociale e culturale nei relativi paesi di appartenenza.

Nel 2015, un gruppo d’imprenditori ticinesi, legati all’Università della Svizzera italiana (USI) e in particolare alla Facoltà di scienze economiche, hanno avuto la visione, il coraggio e la lungimiranza di fondare una nuova associazione economica, in un contesto associativo già molto ricco. Alla base di tutto la convinzione che mancasse un’associazione che in modo specifico e diretto difendesse gli interessi delle imprese di famiglie e dei loro proprietari, confrontati con tematiche intergenerazionali e dinamiche che spaziano oltre l’azienda.

Veri e propri padri fondatori di questa iniziativa sono stati Flavio Audemars (primo presidente AIF fino al 2023) e il Prof. Gianluca Colombo, che insieme ai soci promotori (Umberto Giovine, Fabio Regazzie Ljumic Ivona) sono stati in grado far nascere l’Associazione Imprese Familiari Ticino, radunando ben 37 soci fondatori

Contesto e ruolo

AIF Ticino ha lo scopo di agevolare la continuità delle aziende familiari svizzere, in particolare della Svizzera italiana e di sostenere le idee, i valori e la cultura base fondanti delle aziende familiari svizzere di ogni dimensione e settore. Per questi fini, l’associazione si avvale anche della collaborazione con Istituti universitari e centri di ricerca.

In Svizzera, il 78% delle aziende rientra nei criteri di impresa familiare. In Ticino, questa percentuale è pari al 62% del totale delle aziende presenti sul territorio. Un numero di certo non trascurabile.

Cosa contraddistingue e rende particolari le aziende familiari?

Gli imprenditori alla guida delle realtà aziendali familiari perseguono un obiettivo fondamentale: garantire la continuità dell’impresa, con la chiara intenzione di lasciare il testimone alle prossime generazioni, ai propri figli e alla famiglia. Questo impegno trascende il mero contesto aziendale, manifestando un profondo attaccamento emotivo della famiglia verso l’azienda stessa. Tale affetto crea legami solidi e autentici con il territorio, i collaboratori, i clienti e i fornitori.

Le collaborazioni instaurate tra l’azienda e gli attori chiave, come clienti, fornitori o dipendenti, si caratterizzano per la loro stabilità e duratura reciprocità. Inoltre, è ampiamente dimostrato che le aziende familiari sono propense a effettuare investimenti a lungo termine, enfatizzando una visione strategica che va oltre le visioni a breve termine.

L’insieme di queste caratteristiche contribuisce in modo significativo a plasmare il tessuto imprenditoriale in ogni settore economico, primario, secondario o terziario. Quando questo tessuto è costituito prevalentemente da aziende familiari, emerge un notevole incremento del tasso di innovazione territoriale. Tale dinamismo non solo rafforza la resilienza di queste imprese, ma le proietta anche verso una maggiore longevità e sostenibilità nel panorama aziendale.

Oltre a ciò, nelle imprese familiari l’azienda non è soggetta solo a dinamiche aziendali, ma viene fortemente (o meno) influenzata da altri due “mondi”, quello della famiglia (e dei suoi membri) e quello del patrimonio della famiglia (condiviso con gli altri membri della famiglia). Ogni membro della famiglia di proprietà può appartenere a uno, o contemporaneamente a due o tre insiemi.

La difficile gestione “governance” di questi tre mondi è fondamentale per il successo di un’impresa di famiglia, perché qualsiasi terremoto in uno di questi tre insiemi può creare problemi (anche esistenziali) all’azienda.

Anche per questo, uno scopo di AIF è quello di spronare i propri soci a prendere coscienza della necessità di governare tutti e tre gli insiemi e non solo quello dell’azienda, confrontandosi con “pari” e prendendo spunto dalle conoscenze accademiche e best practice su questi temi.

La “Governance” (Corporate, Family, Wealth)

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comitato

Il Comitato direttivo

Il Comitato direttivo, eletto dall’Assemblea ogni 3 anni, si occupa dell’amministrazione ordinaria dell’associazione ed è ospitato per le proprie riunioni riunioni nella fantastica cornice dell’Hotel The View (Lugano-Paradiso).

Comitato in carica per il periodo 2023-2026

  • Martino Piccioli (Plastifil SA), Presidente
  • Fabio Regazzi (Regazzi Holding SA e Senatore agli Stati), Vicepresidente
  • Sara Rosso Cipolini (Planhotel SA)
  • Flavio Soresina (Ligoelectric SA)
  • Gianluca Marcoli (Tech-Insta SA), Tesoriere
  • Stefania Padoan (Gruppo Padoan SA)
  • Oliviero Terrani (Terrani SA)

Revisori

  • Carlo Wullschleger (Gruppo Wullschleger SA), revisore
  • Michele Vismara (Vismara & Co. SA), revisore

Presidente onorario

  • Flavio Audemars (Audemars Holding SA)

Il Comitato consultivo

Comitato Consultivo suggerisce attività ed iniziative al Comitato direttivo su temi di formazione e di supporto derivanti soprattutto dalla ricerca universitaria e dagli studi di buone pratiche sulle imprese familiari

 

  • Prof. Gianluca Colombo, Professore emerito di Economia dell’Università della Svizzera Italiana (USI)
  • Prof. Carmine Garzia, Professore di Strategia e Imprenditorialità presso la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera italiana (SUPSI) e Direttore Osservatorio SUPSI-AIF sulle imprese familiari
  • Prof. Samuele Vorpe, Professore di Diritto tributario presso la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera italiana (SUPSI) nonché Responsabile del Centro competenze tributarie della SUPSI
  • Prof. Dr. Henry Peter, professore ordinario presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Ginevra, responsabile del “Geneva Centre for Philanthropy”
  • Prof. Elena Dalpiaz, Professoressa di Management and Organization dell’Università Svizzera Italiana (USI)
  • Michele Matis, pluriennale esperienza come top manager in aziende familiari

soci

L’Assemblea dei soci

L’Assemblea è l’organo supremo di AIF Ticino, dove sono rappresentate tutte le aziende associate ad AIF Ticino.

Possono associarsi, data la natura dell’Associazione e le sue finalità, imprese familiari almeno di 2a generazione, rappresentate da imprenditori attivi membri della famiglia controllante l’impresa familiare.

 

partners

Università della Svizzera Italiana (USI) Advanced Management Center

https://www.usi.ch/it

Attualmente l’AIF Ticino collabora a stretto contatto con l’Advanced Management Center dell’Università della Svizzera Italiana con un focus specifico sulle tematiche legate alle imprese familiari multigenerazionali.

Scuola Universitaria Professionale della Svizzera italiana (SUPSI) - - Centro competenze tributarie

https://sites.supsi.ch/fisco

In collaborazione con il Centro Competenze tributarie della SUPSI, AIF Ticino sviluppa temi ed eventi legati all’ambito della formazione e che concernono temi di attualità fiscale nel diritto svizzero, italiano e internazionale.

FBN Switzerland

https://fbnswitzerland.ch/

AIF Ticino è membro di FBN Switzerland, la piattaforma per le aziende familiari e le imprese gestite dai proprietari, che tra gli obiettivi a quello di offrire formazione e occasioni di networking tra imprenditori di aziende familiari, per confrontarsi sui temi specifici alle imprese familiari. I soci di AIF Ticino possono partecipare al network di FBN Switzerland, nonché ai loro eventi esclusivi nazionali e internazionali (attraverso FBN International).

Swiss Family Business

https://swiss-family-business.ch/

In qualità di comunità di interessi, rappresenta le preoccupazioni politiche delle imprese familiari nei confronti dei decisori politici, delle autorità e dell’opinione pubblica su tematiche a livello nazionale.

AIDAF Italia

https://www.aidaf.it/

AIDAF è l’associazione nazionale delle imprese di famiglia italiane e rappresenta il network di FBN International in Italia. AIF Ticino e AIDAF hanno stretto una naturale amicizia e sentimento di vicinanza, per la quale i soci di ogni associazione sono i benvenuti reciprocamente alle attività dell’altra associazione. Saltuariamente si sono organizzati anche eventi insieme tra le due associazioni.

storia

Assemblea Costitutiva AIF Ticino

Seguono qui 3 interventi tenutisi il 29 maggio 2015 durante l’Assemblea Costitutiva di AIF Ticino da parte di
Flavio Audemars, Gianluca Colombo e Mauro Baranzini
Intervento di Flavio Audemars, Presidente AIF Ticino

Esimio Professore,
Egregi Signori e Signore,
Cari Amici,

È con una certa emozione che intraprendo questo mio primo discorso per la costituenda Associazione AIFTicino (Associazione delle Imprese Familiari Ticino) che rivolgo a voi, in particolare amici, proprio perché principalmente con gli amici si ha qualche cosa da condividere e per noi tutti questa condivisione si chiama spirito di famiglia, Family Business per lo più generazionale.

Come siamo arrivati all’AIF Ticino?

Da una breve analisi fatta in ambito svizzero possiamo essere fieri di essere la prima associazione legata al concetto Associazione di Imprese di Famiglia della Svizzera italiana che sostiene e si identifica con l’impresa che ha relazioni con le attuali e future generazioni nell’intento di tramandare, oltre allo spirito imprenditoriale che ci caratterizza tutti, anche le attività e il patrimonio ad esse connesse.

La nostra associazione nasce da una collaborazione e da un principio che come più volte mi sono permesso di sottolineare in altre occasioni, sta alla base di un riconoscimento non solo eticamente e socialmente condiviso sicuramente da una gran parte della popolazione, ma da una riscoperta nell’ambito delle facoltà universitarie d’economia aziendale, dell’importanza oggettiva ed economicamente quantificabile che le imprese di famiglia (multigenerazionali) danno alla società di tutto il mondo tradizionalmente chiamato occidentale, ma sempre più allargata a tutti i continenti.

Ho avuto il piacere di partecipare tramite l’amico Prof. Gianluca Colombo al secondo raduno mondiale dello STEP Project all’ ESADE Business School di Barcellona e mi sono reso conto che determinati sentimenti, valori e norme di vita non erano solo del sottoscritto, ma di gran parte dei presenti con i quali, senza remore e senza timori, si poteva esprimere e raccontare la propria esperienza con doveroso orgoglio e condiscendenza e con altrettanta trasparenza e condivisione di sentimenti e ragionamenti che venivano accettati dall’interlocutore, fosse questo membro di una famiglia di seconda o decima generazione, o un docente preparato nel settore o un semplice auditore.
In realtà una riscoperta, un riconoscimento di meriti troppo poco manifesti nella nostra società forse più effervescente e aperta, ma meno incline a certi valori.
Ultimamente, ascoltando un relatore che parlava di tutt’altro tema, veniva sottolineato come un seme piantato nel terreno dia dei frutti o dei prodotti che sono sempre quelli che tu ti aspetti. In realtà sappiamo che il nostro impegno professionale ripreso spesso da genitori o da parenti a noi vicini, può creare in noi o nelle prossime generazioni un’emulazione o un sentimento di appartenenza a beneficio della collettività e della crescita economica.

C’è voluto poco da queste emozioni e impressioni a rendermi conto che il territorio da cui provenivo, la Svizzera e il Ticino, erano altrettanto terreno fertile per almeno creare attenzione alla responsabilità sociale che tutti abbiamo nel mantenere questa importante logica del Family Business.

In Svizzera il Family Business inteso come collaborazione, scambio di opinioni, sostegno al passaggio generazionale, alla difesa degli interessi quale sostegno politico, non esiste se non come centro di ricerca specialistico all’USI di Lugano di cui Prof. Gianluca Colombo è attore principale e presso l’Università di St. Gallo con il Prof. Thomas Zellweger.
Mi preme quindi puntualizzare cosa vogliamo essere:
–       Principalmente imprenditori, promuovere la cultura d’impresa nata dalle prospettive delle aziende famigliari, sostenitori del principio della libera imprenditorialità
–       Sostenere politici, associazioni padronali, associazioni di categoria in particolare nel nostro territorio Ticino dichiarando il nostro pensiero quando l’uno o l’altro tema in votazione popolare cantonale o federale entra nell’interesse delle imprese e in particolare se rientra direttamente o indirettamente nel campo delle imprese famigliari generazionali.
–       Un associazione di sostegno e sensibilizzazione per assicurarsi che il Ticino e la Svizzera restino un terreno fertile per le aziende familiari.

Perché abbiamo bisogno di un’Associazione Imprese Familiari e cosa ci differenzia dalle altre Associazioni imprenditoriali?
L’impresa familiare è la colonna portante dell’economia svizzera in quanto a volume di imprese e qualità dei loro prodotti e servizi.
In una società anonima di puro capitale azionario non detenuto in maggioranza da un nucleo familiare, più il grado decisionale è fuori Cantone o a livello internazionale, più le decisioni e le scelte saranno legate alla competitività facendo prevalere le regole di mercato e il risparmio a discapito del territorio (come sottolineato anche dal Prof. Rossi).

Nell’ambito economia aziendale, oggigiorno sempre più indirizzata all’utilizzo del capitale e del management come due artefici del successo/insuccesso, questo legame affettivo e quasi viscerale all’impresa famigliare, ai partner, al territorio è di molto diminuito se non inesistente. Il tutto si riduce semplicemente a un’inquadratura dell’attività con concetti basilari come da manuale che siano ubicazione, commercio, capitale, management, ecc. che, seppur corretti e legali, non necessariamente si traducono in progetti e investimenti a lungo termine tipici della continuità che sta alla base dello spirito della famiglia.Più chiaramente ancora, un legame particolare al territorio delle imprese famigliari.

L’impresa familiare e i legami con collaboratori, clienti e fornitori.
L’imprenditore si trova sempre più confrontato, anche alle nostre latitudini, con un certo clima di ostilità e non a caso, come sottolineato dall’amico Vice Presidente della nostra Associazione Fabio Regazzi e ora presidente di AITI, veniamo chiamati dai sindacati e/o dalle richiamate forme “di nuova socialità” “padrone”, un termine giustamente utilizzato ai tempi di Adam Smith ai tempi della rivoluzione industriale poco prima dell’abolizione dello schiavismo in USA. Termine evidentemente nato dal padre, ma sicuramente anacronistico ai nostri tempi. Non lascia trasparire proprio per le imprese familiari la responsabilità dell’imprenditore padre di famiglia nei confronti dei suoi operatori o collaboratori.

Anche qui non sono rari i caso in cui, per garantire i posti di lavoro e la continuità dell’impresa familiare, il proponente alla continuazione dell’attività si sia indebitato e abbia dovuto trovare soluzioni alternative all’interno della famiglia per i problemi di successione. E ve lo dico per certo, pur non conoscendo tutte le casistiche delle vostre attività, che proprio anche fra di noi ci sono esempi di imprenditori che solo con sacrificio e quel famoso gene o spirito di mantenimento è riuscito, anche con successo, a dare linfa a una nuova e già prossima generazione di imprenditori.

Questi legami profondi con i collaboratori ben si traspongono con fornitori o sub fornitori. Raramente si sente parlare di un imprenditore di famiglia che nell’evoluzione della sua attività e società non possa sottolineare l’importanza di questo aspetto, ossia dell’aperto e sincero appoggio, cooperazione e aggiungerei anche fedeltà con clienti e fornitori professandosi impresa di famiglia e ancor di più se la collaborazione è contraddistinta da un partenariato tra famiglia e famiglia.
Queste predisposizioni dell’impresa familiare sono tanto più importanti perché mantengono quel tessuto economico che è garanzia di successo della Svizzera nel mondo. Non a caso con il 72% delle imprese familiari la Svizzera è sempre fra le prime nazioni a livello di affidabilità delle aziende e dei propri prodotti.

Per terminare questo capitolo mi permetto solo di elencare a mo di esempio i temi che ci differenziano dalle associazioni di categoria, industriali e di commercio.
–       La tassa sulle donazioni tocca si tutti gli imprenditori e possessori di beni e capitali, ma nelle imprese famigliari tocca e mette in pericolo la continuità generazionale.
–       I salari minimi “dettati dallo stato” come ce li stanno proponendo toccano ancora più le piccole entità che non sono legate a contratti collettivi di categoria e come verranno classificate?
–       Le future tasse su “dividendi” v. Polloni penalizzano le imprese familiari che normalmente ……
–       L’innovazione, un tema su cui il Parlamento Ticinese si chinerà nel messaggio del Governo al Gran consiglio. È provato statisticamente che le aziende più innovative sono le imprese famigliari. Chi meglio di noi conosce le nostre esigenze? Fare innovazione, creare processi, tecnologie, mercati e prodotti è una prerogativa intrinseca del settore del Family Business. La nuova proposta di legge, pur considerando l’importanza del passaggio generazionale, non sappiamo però in che misura ne terrà conto. Settori fra l’altro sicuramente a rischio di esclusione sono quelli del commercio, turismo e finanza? Un tema che si dovrà seguire nell’intento di non essere troppo declassificati dall’innovazione democratizzata, hi-tech e i-tech. Credo che in generale il miglior aiuto siano condizioni quadro senza troppi contributi statali che di conseguenza hanno effetti positivi e durevoli (come dice l’amico Gianluca).
Questi alcuni degli esempi dove sta a voi e noi presentare, sostenere e indirizzare i nostri politici alla difesa dei nostri legittimi interessi.

Punti alla base della nostra Associazione
Permettetemi per finire di sottolineare ancora due punti che considero la base della nostra associazione
A) Compito dell’associazione è evidentemente il riconoscimento, il sostegno e dove necessario l’accompagnamento dei soci nel ricambio generazione nell’intento di mantenere le attività economicamente e socialmente importanti sia per l’impresa che per la società in senso lato, (territorio).

Come possiamo svolgere questo ruolo:
–       Con lo scambio di opinioni e esperienze fra i soci
–       Con giornate e/o seminari dedicati alla famiglia transgenerazionale
–       Con Workshop ai quali chiederemo la vostra partecipazione e quella di accademici
–       Con la collaborazione, dove necessario, dei tanti istituti specializzati esistenti sul territorio come lo è Family Business Network di Losanna o altre della vicina penisola.
–       Conferenze e seminari con strategie e dati statistici saranno regolarmente messi a disposizione dei soci (semestrali) collegati alle attività dell’associazione.
Di questo e altro ancora vi parlerà l’amico Prof. Gianluca Colombo direttore AMC (Advanced Management Centre Institute of Management) alla Facoltà di Scienze economiche dell’Università della Svizzera Italiana.
Permettetemi a questo proposito di presentare anche la proposta segretaria dell’associazione la Signora Ivona Ljumic (PhD Candidate – Institute of Management, Faculty of Economics dell’Università della Svizzera italiana).

B) il sostegno a tutte le sfaccettature politiche che sostengono l’imprenditorialità in generale e in particolare quelle famigliari generazionali.
La salvaguardia dei nostri interessi economici legati a ciò che abbiamo ricevuto nell’ambito della famiglia e che ci sentiamo di dover trasmettere alle future generazioni che, oltre ad essere un patrimonio di beni materiali, è un patrimonio di cultura e civiltà presente nell’uomo da generazioni e generazioni e va tutelato e sostenuto e se è il caso va difeso con un atteggiamento proattivo garantendo a quei politici che come noi sostengono le imprese familiari un ruolo sempre più importante nel nostro cantone e a livello della confederazione.
Siano citati a mo’ di esempio di interventi:
–       L’iniqua proposta in votazione il 14 giugno 2015 sulla tassa per le donazioni di cui l’esimio Prof. Mauro Baranzini ci parlerà tra qualche istante
–       I salari minimi “controllati” direi non già dai partner sociali (sindacati e imprenditori), ma da una nuova burocrazia da crearsi.
In altre parole questo si chiama lobby che, anche se dovesse avere una percezione non così chiara del nostro intento, è pur sempre la difesa di idee, concetti e valenze che hanno garantito progresso, civiltà e qualità del nostro paese.

Aggiungerei un ultimo pensiero che chiamerei “libertà del Family Business”
Citazione: In una società libera un cittadino utilizza criteri della tradizione cui appartiene.
Feyerabend dice fra l’altro: “La libertà è la culla del creare e del innovazione”
Montesquieu: “Non vi è parola che abbia ricevuto maggior numero di significati diversi e che abbia colpito la mente in tante maniere come quella della libertà”
La libertà che intendo io è quella che ogni persona del settore imprenditoriale, membro di una famiglia che lavora per sé e per gli altri e che quindi partecipa al benessere della collettività, possa agire nell’ambito delle leggi e della democrazia e prendere decisioni a beneficio di quello che sono le attività economiche legate alla sua impresa !

Il gene della tradizione di famiglia ha fatto sì che noi e voi tutti siate degli imprenditori innanzitutto liberi di aver fatto questa scelta. Inoltre spesso l’impresa di famiglia genera nuove “famiglie imprenditoriali”.
Con i venti contrari che si stanno muovendo negli ultimi anni, siamo veramente liberi di agire in questo senso?

Mi chiedo:
–   non stiamo, in uno slancio di solidarietà sfrenata dettata da una non sempre coerente, ma spesso demagogica spinta sociale, frenando le nostre ambizioni?
–   E se lo subiamo, perché?
–  Abbiamo sempre le risposte che ci aspettavamo dai partner politici?
– Abbiamo sempre quel sostegno che ci attendiamo da chi ci governa?

Credo e ribadisco che le imprese famigliari, se pur sicuramente per la stragrande maggioranza molto legate al territorio, non ricevono dallo stesso il dovuto supporto che meritano come già precedentemente sottolineato.

Dobbiamo intervenire uniti in una stretta collaborazione con quei politici che ben ci rappresentano, con le associazioni di categoria, con associazioni come AITI, Camera di Commercio in Ticino e in Svizzera, Economiesuisse e altre. Dobbiamo collaborare per difenderci da ogni tematica, nuove proposte di leggi, infiniti tentativi di ripetitive iniziative che cercano di sfiancarci e assieme coordinare le nostre posizioni. Si tenga presente e non si sottovaluti che spesso per il futuro, come l’innovazione, gli investimenti, l’occupazione, la socialità acquisita e chi più ne ha più ne metta, esiste e resiste grazie proprio alle imprese famigliari che comunque rappresentano, come già più volte ribadito durante il mio intervento, la maggioranza delle imprese svizzere, tutte meritevoli e ancor più quelle come le nostre (multi generazionali) di aver già dato nelle passate generazioni e tuttora pronte a dare per il bene del nostro paese !!

Non imbrattiamo questo paese di miraggi tutti da verificare, ma chiediamo semplicemente di avere la possibilità di agire in un tessuto sociale economico favorevole allo sviluppo delle nostre attività, come lo sono stati per tanti anni il Ticino e la Svizzera !

Intervento di Gianluca Colombo, direttore AMC e STEP Project – USI

L’USI e, in particolare, l’AMC sono promotori dell’AIF Ticino, la nuova associazione delle imprese familiari che si costituisce questa sera alle 18.   La domanda basilare è che ruolo avrà l’USI nell’AIF Ticino e da dove nasce questo coinvolgimento?

La ricerca sulle imprese familiari comincia all’USI nell’Istituto di Management circa dieci anni fa, diventando il tema principale dell’AMC e il punto di contatto con la comunità delle imprese locali.  Il mio personale interesse in questo campo risale ai tempi in cui ero professore alla Bocconi.  Inizialmente mi sono dedicato ai temi di governo e management strategico delle imprese familiari, ponendo attenzione sia alle particolari forme di governo sia alla specificità dei processi e dei contenuti della strategia.  Naturalmente è emersa la dimensione imprenditoriale e innovativa del processo strategico.  Quando sono stato chiamato a Lugano, l’imprenditorialità nelle imprese familiari è diventata il mio principale orizzonte di ricerca nell’AMC. I miei colleghi e io abbiamo soprattutto studiato cosa consente a certe imprese (le più longeve) di mantenere nel tempo la capacità e lo spirito imprenditoriale, trasferendoli alle nuove generazioni.  Abbiamo cercato di capire qual è il ruolo delle famiglie nell’orientare l’impresa in modo imprenditoriale e quale impatto ha la dimensione socio-emotiva del rapporto famiglia-impresa.  Queste ricerche sono state condotte nell’ambito di un vasto progetto internazionale, denominato STEP Project sviluppato da una rete di ricercatori delle principali università a livello mondiale. Per la Svizzera i partner di STEP sono l’USI e l’Università di San Gallo.

Quale quindi sarà il ruolo dell’USI-AMC nell’AIF Ticino?  Principalmente, metteremo a disposizione i contenuti delle nostre ricerche a supporto dell’associazione, sostenendo le attività funzionali agli interessi delle aziende familiari ticinesi e svizzere, più in generale.  Le università di solito offrono iniziative di formazione e noi rimarremo sempre a disposizione, per questo, dei nostri associati affinché affrontino le sfide dei prossimi anni in modo adeguato.

In conclusione e a titolo esemplificativo, elenco alcuni temi su cui la collaborazione AMC-AIF-Ticino potrà svilupparsi:
·      Dalla successione alla sovrapposizione tra le generazioni
·      Valore venale delle azioni
·      Emozioni all’interno delle Aziende familiari
·      Azioni a voto plurimo
·      Deducibilità del costo del capitale
·      Casi esemplari di family business
·      L’innovazione – imprenditorialità delle Aziende familiari
·      Territorio e Aziende familiari
·      Da impresa familiare a famiglia imprenditoriale
·      Corporate Social Responsibility per le imprese familiari (es: proprietà responsabile)

Per concludere, il senso della nostra partecipazione è l’amore che nutriamo per la aziende familiari e la nostra convinzione profonda che le aziende familiari siamo in bello dell’economia.

Intervento di Mauro Baranzini, Life-member – The Queen’s College, Oxford

La proposta d’imposta federale sulle successioni: medievale, discriminatoria e ad “effetto boomerang

Senza i trasferimenti inter-generazionali la nostra società sarebbe a rischio
Ø  Già nel medioevo il 90% del capitale era passato di generazione in generazione
Ø  Oggi in Svizzera, Italia e in Europa in generale il 75% del patrimonio è passato di padre in figlio, o in nipote
Ø  Una buona parte del risparmio è fatto per chi ci segue; alcuni vorrebbero punire questa virtù
Ø  Senza questo la nostra società sarebbe a rischio

Questa imposta mortifica il risparmio
Ø  Le società più avanzate valorizzano il risparmio, non lo puniscono
Ø  Le società più avanzate sono quelle che hanno a cuore la trasmissione di generazione in generazione del patrimonio produttivo della nazione senza metterlo in pericolo (vedi codice anglo-sassone)

La distribuzione del reddito e del patrimonio nel Cantone Ticino, anno 1990
Ø  Due classi distinte:
Ø  Chi guadagna bene (45-60)
Ø  Chi possiede molto (dai 60 anni in avanti)